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Percorso meditativo continuativo III

2025-02-24 20:54

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Riflessioni, Presenza, Spirito,

Percorso meditativo continuativo III

Cosa vuol dire riconoscere una presenza, come fare a riconoscere una Presenza. Lo Spirito che ci abita ma anche lo Spirito che governa il mondo e ogni cosa

Centro di spiritualità domestica    Santuario di S. Antonio                


Lunedì 24 Febbraio 2025


 


Percorso continuativo di riflessioni meditate (III)


 


 


Io voglio riconsacrare le cose per quanto possibile


Voglio rimitizzarle…


Viviamo in una cultura che non crede più ai miracoli…


… cercare di trasmettere quel senso del miracoloso


che ciascuno di noi prova guardando l’aurora, ad esempio:


non succede nulla, il sole sorge, gli alberi sono illuminati dal sole.


Per noi, forse, è questo ciò che va chiamato miracolo


 


P.P. Pasolini


Pasolini su Pasolini. Conversazioni con Jon Halliday


 


Mi piaceva l’idea di partire da queste parole di Pasolini che mi sembrano fortemente connesse con il percorso che stiamo cercando di portare avanti. Smarrire il senso del “miracoloso” è una perdita che sento personalmente come una vera e propria minaccia. Una minaccia per le nostre più ordinarie consuetudini, una minaccia per la nostra felicità, una minaccia per il senso stesso della vita. Uno smarrimento che avviene progressivamente senza che neppure ce ne rendiamo conto. La vita adulta si affaccia su questo rischio e credo che la vita spirituale sia esattamente la cura a questa minaccia. Per questa ragione ci siamo chiesti, all’inizio di questo percorso, a che punto siamo della nostra ricerca spirituale, quale consapevolezza abbiamo del fatto che la nostra crescita spirituale non accade apprendendo tante cose ma piuttosto affinando la capacità di sentire e gustare le cose più vicine a noi, affinché uno sguardo miracoloso su noi stessi e sul mondo non vada a smarrirsi. SERVE RICONOSCERE UNA PRESENZA, serve un senso di appartenenza alle cose riferito a noi stessi, al mondo e alla dimensione trascendente. Ci siamo detti che due sono le vie sulle quale possiamo e dobbiamo allenarci. 1) sviluppare una modalità OSSERVATIVA che ci abitua a percepire il senso di una Presenza, ci affina ad un’attenzione, ci impone di fermarci e fare un passo indietro rispetto alla nostra ansia giudicativa. 2) affinare la nostra sensibilità per LASCIAR ANDARE ciò che ci fa da ostacolo, ciò che ci ancora ad una percezione del presente pesante ed ingombrate. La via è quella di allentare la nostra ansia accaparrativa. Ci sembra impossibile praticare queste due vie? Certamente se le leggiamo e poi semplicisticamente ci convinciamo che solo pensandole si incarnino…allora siamo fuori strada. Se invece di pensarle le pratichiamo allora il discorso cambia e cambia radicalmente. La pratica di queste due vie può sviluppare una vera e propria azione TRSFORMATIVA.


Bene… allora proviamo a praticare nella consapevolezza che quando ci mettiamo seriamente in gioco qualcosa accade. Osservare e lasciar andare come azioni che ci permettono di poter percepire Presente uno Spirito che contemporaneamente ci conforta e ci conferma, uno Spirito che ci fa intuire che non siamo soli e che non serve a nulla stare come asserragliati dentro noi stessi. Uno Spirto da invocare, uno Spirito che è senso della Presenza, uno Spirito che ci accompagna e ci suggerisce che siamo sulla via giusta. Sentire e gustare la sua Presenza, osservare con docilità ogni cosa che ci abita, allentare le nostre resistenze lasciando andare, ricordandoci che il nostro respiro è la misura più semplice della Sua Presenza


 


 


 


 


 


 


 


Assumiamo la consapevolezza di dove siamo e dello spazio che ci troviamo ad abitare…


osserviamo … e ci osserviamo mentre cerchiamo lo spazio a noi più conforme.


Osserviamo e ci osserviamo mentre cerchiamo la giusta postura.


Seduti o anche sdraiati se vogliamo, però facciamo attenzione a non assopirci


(la meditazione è il contrario dell’intorbidamento, la meditazione è vigilanza, è essere desti)


 


Poniamo la nostra attenzione sulla nostra Presenza e quindi sul nostro corpo.


Siamo presenti a noi stessi e percepiamo questa presenza


Partiamo dai piedi e lentamente saliamo: piedi, gambe, bacino, ventre, petto, braccia, collo, testa


Percorriamo lentamente con lo sguardo interiore con tutta la gratitudine possibile il nostro corpo.


Uno sguardo lento, come rallentato… nella consapevolezza si essere qui ed ora


Presenti a noi stessi grazie al nostro corpo


Per aiutarci in questa consapevolezza percepiamo i punti di contatto del nostro corpo con il pavimento con il sedile sul quale appoggiamo le nostre natiche…


 


Poniamo l’attenzione al nostro il respiro con due sottolineature


Inspiriamo ed Espiriamo con una leggera e breve pausa tra un movimento e l’altro.


Inspiriamo ed Espiriamo…sostiamo qualche secondo tra un movimento e l’altro


Poi cerchiamo di percepire dove ci è più facile percepire il nostro respiro


Nel ventre?....nel torace?....nelle narici?


Dove ci è più facile percepirne in modo nitido il suo leggero movimento


Mettiamo insieme le due attenzione…una leggera pausa tra inspirazione ed espirazione


e la percezione di dove ci è più facile, naturale cogliere il respiro


 


Pensieri, riflessioni, distrazioni, valutazioni così come ci raggiungono,


così possiamo lasciare andare…tornando ogni volta solo e semplicemente sul nostro respiro…


Una pausa riposante


Una percezione chiara e semplice di dove sentiamo e gustiamo il nostro respiro


Sento e gusto il silenzio che mi avvolge


Sento e gusto l’immobilità riposante del mio corpo


 


Poniamo la nostra attenzione sulla “Presenza ineffabile dello Spirito che governa ogni cosa” …


Dalla cosa più semplice e apparentemente banale fino alla mia presenza qui ed ora.


Il nostro respiro è segno di uno Spirito Presente, che ci abita e ci accompagna


Riconosciamolo come supremo segno della vita che respira in noi e che noi custodiamo


Sostiamo in questa Presenza, sentiamo e gustiamo allontanando ogni altro pensiero,


lasciamo andare ciò che ci fa in questo momento da ostacolo,


allentiamo le nostre resistenze


e respiriamo di questo Spirito di vita.


 


Rimaniamo dentro questa pratica ancora alcuni minuti


Poi ripercorrendo il sentiero tracciato …ritorniamo dall’attenzione al respiro alla postura, dalla postura alla percezione di ciò che sta intorno a noi e riprendiamo ad abitare ciò che ci circonda