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Terza domenica di Avvento

2024-12-16 20:45

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Riflessioni,

Terza domenica di Avvento

Credere è accorgersi, senza troppe parole, dell'impossibile che diventa possibile

Centro di spiritualità domestica


Santuario di S. Antonio


 


16 Dicembre 2024


CREDERE


 


 


Mi raccomando…di tutto ciò che le ho detto, ricordi solo questo: non permetta che il suo cuore perda la capacità di credere. Se riesce a credere con forza in qualcosa, la strada da seguire le apparirà da sola, chiara.


(H. Murakami, La città e le sue mura incerte, Einaudi pag. 326)


 


 


Penso che non vi sia parola più scomoda per il credente che questa … credere.


Una sfida continua, una sfida inarrestabile tra la volontà di affidarsi ad una dimensione che ci trascende e la constatazione dei nostri limiti, dei nostri ostacoli.


Una parola inibita, un po’ censurata pronunciata sotto voce per timore che ci comprometta, ci identifichi e ci esponga a qualcosa che solo pochi intendono, qualcosa che sotto sotto non ci lascia via di scampo. Credere è certo un atto di volontà ma anche contemporaneamente una forza che misura la consistenza o l’inconsistenza dell’atto presente, dell’attimo presente.


Quello che oggi siamo e viviamo è motivo di certezza, di inconfutabile certezza. Il passato spesso ci sovrasta tra memoria e ripensamenti, il futuro sempre di più ci mette in una condizione di ansia e instabilità. La consapevolezza del presente, dell’attimo presente può risistemare le cose e può darci la misura di cosa vuol dire credere perché se ne dubitassimo saremmo degli imperdonabili mistificatori della realtà.


Credere che quello che oggi, adesso, in questo preciso momento ci è dato alleggerisce ogni preoccupazione, stempera le nostre manie di grandezza e ci dà la misura, la giusta misura affinché la strada da seguire ci possa apparirà da sola e chiara.


 


 


Credere è accorgersi, senza troppe parole, dell’impossibile che diventa possibile


Credere è accorgersi di ciò che già c’è senza bisogno di aggiungere molto altro


soprattutto senza bisogno di aggiungere troppe parole


Credere è accorgersi che stare lì dove siamo ha del buono


e poi da un’altra parte sarebbe uguale


Credere è accorgersi che la fiducia nell’atto presente dipende solo da noi


altrimenti rischiamo di stare alla finestra l’intera vita


Credere è accorgersi che le nostre ansie sono passeggere


e serve osservarle e poi ancora vederle mentre le osserviamo


e così poi poter sorriderci su


Credere è accorgersi che non siamo soli su questa terra


e occorre fare spazio, dare spazio, altrimenti ci viene a mancare l’aria


Credere è accorgersi che l’amore non può tutto, non salva tutto


ma sicuramente ci fa sperimentare che tutto, veramente tutto,


privato dell’amore non sta in piede un solo attimo.


E questo, in definitiva, ci può bastare.